Come ben sappiamo, esistono numerose varietà di pomodori, ma oggi ne aggiungiamo una in più. Parliamo del pomodoro Pantano di Ardea, praticamente scomparso da ben 60 anni, ma che ora è tornato ad essere coltivato e diffuso grazie al prezioso lavoro dei Cercatori di semi di Ardea-Pomezia.
Questa associazione, che si dedica alla difesa della biodiversità attraverso la conservazione delle sementi di varietà locali e rare, ha fatto sapere su Facebook che il Pantano di Ardea, dopo un progetto che ha richiesto due anni di impegno, è ora nuovamente disponibile per tutti gli amanti dell’agricoltura e della buona cucina.
Un risultato che rappresenta un importante passo avanti nella lotta per la conservazione delle varietà tradizionali a rischio di estinzione. Il recupero di questa tipologia di pomodoro è parte di un impegno più ampio volto a preservare la ricca biodiversità agricola italiana, minacciata dal progressivo abbandono delle pratiche tradizionali di selezione e conservazione delle sementi.
Il percorso di recupero ha coinvolto appassionati e coltivatori locali, sono state localizzate tre persone che ancora coltivavano questa varietà nei loro orti, permettendo così il recupero dei preziosi semi. Tra questi, Elisa Chinellato che ha donato i semi tramandati dallo zio per più di un secolo.
Il processo di recupero è stato meticoloso. La prima fase ha coinvolto la coltivazione in orti isolati per valutare fitopatologie, morfologia e qualità dei frutti. Successivamente, le sementi sono state consegnate all’Arsial, l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio, per un’analisi genetica. L’ecotipo sarà poi inserito nel “registro volontario delle varietà a rischio erosione genetica”, contribuendo così alla sua tutela a lungo termine.
Come sottolinea l’associazione dei Cercatori di Semi:
L’Arsial ci ha confermato l’assenza dei marker presenti nei pomodori commerciali odierni, cioè che è una varietà ANTICA. (…) Sono quelle cultivar locali selezionate da almeno mezzo secolo dagli agricoltori per la propria alimentazione o il piccolo commercio, con caratteristiche molto varie sviluppate nelle zone di origine, come il grande gusto, il basso fabbisogno idrico e il legame con la tradizione culinaria e ben diverse dalle varietà commerciali della grande distribuzione, che puntano a un appiattimento dell’agrobiodiversità con caratteristiche che permettano di standardizzare coltivazione, raccolta e trasporto a favore del profitto. Le varietà antiche sono un’eredità importante.
Ma di che tipo di pomodoro si tratta? Come potete vedere anche dalle foto, il Pantano di Ardea è un grosso pomodoro di forma costoluta e irregolare, chiamato anche in passato Verdone o Stortone. I frutti, pesano dai 350 ai 500 grammi, la polpa è compatta e saporita ed ha pochi semi. Il colore rosso striato di verde e giallo dorato conferisce a questo pomodoro un aspetto unico.
I semi del Pantano di Ardea, insieme a quelli di altre varietà riscoperte negli scorsi anni, possono essere richiesti gratuitamente dai residenti o dai coltivatori nei comuni limitrofi alla zona di provenienza, contattando l’Associazione Cercatori di Semi.
Veramente un ottimo risultato che celebra la storia, la tradizione e la ricchezza della nostra agricoltura locale. Dei semi davvero preziosi!
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Fonte: Cercatori di semi Facebook
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